Il piercing sulla bocca è una delle modifiche corporee più popolari degli ultimi anni, scelto da chi vuole esprimere la propria personalità con un tocco di originalità.
Ma, oltre all’aspetto estetico, è importante conoscere i vari aspetti legati a questa pratica: dalle diverse tipologie disponibili alle possibili complicazioni, fino ai consigli degli esperti in campo odontoiatrico.
Prima di fare un piercing sulle labbra, sulla lingua o in altre zone della bocca, è fondamentale informarsi bene.
Alcune varianti possono risultare più dolorose o soggette a infezioni, mentre altre possono comportare rischi per denti e gengive.
In questo articolo vedremo le principali tipologie di piercing sulla bocca, la loro origine, i problemi più comuni e il parere dei dentisti su questa pratica.
Tipologie di piercing sulla bocca
Il piercing sulla bocca è una forma di body modification molto popolare, capace di esprimere personalità e stile in modo unico.
Esistono diverse varianti, ognuna con caratteristiche specifiche e posizionamenti differenti.
Uno dei più comuni è il Labret, che si trova al centro o lateralmente sotto il labbro inferiore. Questo piercing è amato per la sua versatilità, in quanto può essere decorato con perline, brillantini o cerchietti.
Simile al Labret, ma posizionato sopra il labbro superiore, troviamo il Monroe, ispirato al celebre neo di Marilyn Monroe.
Una variante simile è il Madonna, che si trova sul lato opposto della bocca rispetto al Monroe.
Un’altra tipologia molto richiesta è il Medusa, situato al centro della fossetta sopra il labbro superiore, appena sotto il setto nasale. Ha un impatto estetico molto evidente ed è spesso scelto da chi vuole un look audace.
Per chi preferisce un’opzione più discreta ma comunque d’effetto, c’è il Jestrum, che attraversa verticalmente il labbro superiore con entrambe le estremità del gioiello visibili.
Non si può dimenticare il Snake Bites, una combinazione di due piercing posizionati simmetricamente ai lati del labbro inferiore, creando l’effetto di due “morsi di serpente”.
Se invece si preferisce un look ancora più audace, ci sono gli Angel Bites, che sono due fori simmetrici sopra il labbro superiore.
Infine, c’è il Tongue Piercing, ovvero il classico piercing sulla lingua, che ha molte varianti, tra cui il Venom Piercing (due fori paralleli sulla lingua) e il Frenulum Piercing (situato sotto la lingua).
Scegliere il piercing giusto dipende sia dall’estetica che dalla tolleranza al dolore, ma anche dalla struttura della propria bocca.
Per questo motivo, è sempre consigliato consultare un piercer esperto prima di prendere una decisione.
Origine del piercing sulla bocca
Il piercing sulla bocca ha una storia antichissima e affonda le sue radici nelle tradizioni culturali di diverse civiltà.
Le prime tracce di questa pratica si trovano tra le popolazioni indigene dell’America Centrale e Meridionale, dove il piercing aveva un significato religioso e tribale.
Gli Aztechi e i Maya, ad esempio, utilizzavano labret decorati con ossa, pietre preziose e oro come simbolo di potere e status sociale.
Anche in Africa il piercing labiale è una pratica diffusa da secoli. Alcune tribù, come i Mursi in Etiopia, inseriscono dischi di argilla o legno nel labbro inferiore, allargandolo progressivamente per segnare il passaggio all’età adulta o indicare lo status di una donna all’interno della comunità.
Nelle culture asiatiche, il piercing sulla lingua veniva praticato per scopi spirituali. I sacerdoti dell’antica India, ad esempio, si perforavano la lingua come forma di sacrificio e di comunicazione con le divinità.
Nel mondo occidentale, il piercing sulla bocca ha guadagnato popolarità soprattutto a partire dagli anni ‘90, con l’esplosione della cultura punk e alternativa.
Oggi è un accessorio di moda scelto da molte persone indipendentemente dallo stile o dal significato originario, diventando una forma di espressione personale più che un simbolo culturale.
Piercing sulla bocca: i problemi più frequenti
Nonostante l’indiscutibile fascino estetico, il piercing sulla bocca può comportare diversi problemi, soprattutto se non viene curato adeguatamente.
Uno dei rischi principali è l’infezione, che può manifestarsi con arrossamento, gonfiore, dolore e secrezioni anomale. L’ambiente umido della bocca favorisce la proliferazione di batteri, quindi è fondamentale mantenere una rigorosa igiene orale e disinfettare il piercing regolarmente.
Un altro problema comune è il rigetto o la migrazione del piercing. Il corpo potrebbe riconoscere il gioiello come un corpo estraneo e tentare di espellerlo, spostandolo gradualmente dalla posizione iniziale.
Questo fenomeno si verifica soprattutto con gioielli di scarsa qualità o se il piercing è stato eseguito in un punto con poca carne.
Molti riscontrano anche danni ai denti e alle gengive, specialmente con piercing che sfregano continuamente contro lo smalto o il tessuto gengivale.
Nel tempo, il contatto ripetuto può causare recessione gengivale, ovvero l’arretramento della gengiva che espone la radice del dente, aumentando il rischio di carie e sensibilità dentale.
Un altro effetto collaterale possibile è il gonfiore eccessivo, che nei primi giorni dopo il foro può rendere difficile parlare o mangiare. In alcuni casi, il gonfiore può essere così intenso da ostacolare la respirazione, rendendo necessario rimuovere il piercing.
Infine, bisogna fare attenzione alle reazioni allergiche ai metalli. Alcune persone sono sensibili al nichel presente in alcuni gioielli e potrebbero sviluppare irritazioni o dermatiti.
Per evitare questo problema, è sempre consigliato scegliere materiali di alta qualità come il titanio o l’acciaio chirurgico.
Cosa ne pensa il dentista del piercing sulla bocca
Molti dentisti mettono in guardia sui rischi del piercing sulla bocca, soprattutto per la salute dentale. Il contatto continuo tra il gioiello e i denti può provocare scheggiature e microfratture, che a lungo andare potrebbero richiedere otturazioni o addirittura interventi più invasivi come le ricostruzioni dentali.
Un altro problema evidenziato dagli odontoiatri è il rischio di infiammazioni gengivali e parodontiti. Il costante sfregamento del piercing contro le gengive può causare irritazioni croniche e retrazioni, aumentando la sensibilità dei denti e l’esposizione alle carie.
In alcuni casi estremi, la retrazione gengivale può portare addirittura alla perdita del dente.
Anche la produzione di saliva può essere influenzata dal piercing. Alcune persone notano un aumento della salivazione nei primi tempi, mentre altre, al contrario, sviluppano secchezza della bocca, un fattore che può favorire la proliferazione batterica e l’alitosi.
Se stai pensando di fare un piercing sulla bocca, quindi, informati bene e affidati a un professionista esperto. Con le giuste precauzioni, puoi sfoggiare il tuo nuovo look senza compromettere la salute della tua bocca.